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Antonino Mancuso Fuoco, pittore Naïf siciliano, nasce a Capizzi il 13 giugno 1921.
Fin da bambino, mostrò una grande abilità nel disegno e continuò a coltivare questa passione per tutta la vita. Dopo aver svolto diverse attività lavorative, emigrò a Torino alla fine degli anni '60 per lavoro e, nei ritagli di tempo, si dedicò alla pittura.
Fu il contatto con Alberto Bolaffi Jr., al tempo in cui lavorava presso la Società Ippica Torinese, a segnare l'inizio dell'ascesa della carriera artistica di Mancuso Fuoco. Negli anni '70, dopo la pubblicazione di un articolo su Bolaffiarte, ricevette numerose richieste e partecipò a diverse mostre personali e collettive, ottenendo riconoscimenti da esperti e critici d'arte.
La sua produzione artistica di oltre mille dipinti, caratterizzata da un forte cromatismo e un'armoniosa combinazione tra il ritmo lineare del disegno e la rappresentazione plastica delle forme, appartiene oggi a collezionisti privati e a qualche museo. Sue opere sono esposte al Museum Charlotte Zander di Boennigheim in Germania, al Musée International d'Art Naif Anatole Jakovsky di Nizza, in Francia, presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.
Nelle sue opere, Mancuso Fuoco ha illustrato minuziosamente il territorio dei Nebrodi, il suo paese di origine, con una vasta gamma di soggetti che includono autoritratti, ritratti, paesaggi, nature morte, transumanze, mietiture, tosature, mestieri, giochi e scene di vita contadina e di feste. Le sue opere rappresentano un'immersione nei ricordi del suo vissuto, mostrando una pittura istintiva senza aver mai frequentato ambienti artistici.
Mancuso Fuoco morì il 30 giugno del 1996, ma la sua eredità artistica continua a vivere attraverso le sue opere. Il suo estro e i suoi colori sono un invito a scoprire e ad amare il territorio dei Nebrodi.